Workshop intensivo sulle Life Skills: tecniche e i giochi da proporre ai gruppi di bambini e ragazzi per potenziare le competenze sociali secondo le indicazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
Ogni anno la solita storia: carico la macchina per andare in vacanza e, accanto alla valigia, la borsa per la spiaggia, la bici pieghevole e altre innumerevoli cianfrusaglie inutili c’è un piccolo spazio per lo zaino con dentro il computer, alcuni manuali di test diagnostici che mi riprometto di studiare da tempo, agenda e blocco appunti per eventuali progetti da sviluppare nell’inverno successivo … ovviamente, alla fine della vacanza lo zaino viene ricaricato in macchina esattamente come ci è arrivato: non è stato aperto neanche per sbaglio e tutto, là dentro, è rimasto identico a prima. La cosa incredibile è che questo “rituale” si ripete da circa 36 anni, da quando cioè ho iniziato la prima elementare.
Utilizzare internet per lavoro o per studio ha indubbi vantaggi in termini di risparmio di tempo, di soldi, di benessere, ecc. ecc. E funziona: funziona per fare riunioni a distanza, per fare corsi di formazione se si vive in altre città o nazioni o non si ha la possibilità di raggiungere la sede del corso, funziona moltissimo per le supervisioni: io l’ho sperimentato molte volte, soprattutto con gli ex corsisti dei vari master e corsi dell’associazione che, terminato il corso e iniziata la fase della messa in pratica di quanto appreso in aula, sentono il bisogno di un confronto per essere certi di andare nella giusta direzione.
Nicoletta ha 8 anni. La mamma contatta l’associazione per una valutazione di sospetto ADHD, ha appena preso la pagella, non è male ma le maestre hanno avuto qualcosa da ridire sul comportamento della bambina: è sempre distratta, non rispetta le regole, giocherella continuamente con le matite, si muove sulla sedia, si alza senza permesso, è disordinata, il suo astuccio sembra un campo minato e i suoi quaderni sono pieni di orecchie. I genitori cercano su internet e si accorgono che le frasi utilizzate dalla maestra sono proprio le stesse che hanno trovato sui siti che parlano di ADHD. Inizia la classica procedura di valutazione: anamnesi, questionari per genitori e insegnanti, vari test alla bambina…si decide di iniziare una parent training, tutto secondo copione.
…Alla fine dell’estate, quando l’esame era vicino, dopo aver osservato scettica come io cercavo le parole che non conoscevo sul vocabolario, nello stesso ordine secondo cui le trovavo disposte nella frase da tradurre, e mi appuntavo i significati principali, e solo allora mi sforzavo di capire il senso, disse cautamente: “T’ha detto la professoressa di fare così?”. La professoressa non diceva niente, assegnava solo gli esercizi. Ero io che mi regolavo in quel modo. Tacque un po’, quindi mi consigliò: “Leggiti prima la frase in latino, poi vai a vedere dov’è il verbo. A seconda della persona del verbo capisci qual è il soggetto. Una volta che hai il soggetto ti cerchi il complemento oggetto se il verbo è transitivo, o se no gli altri complementi. Prova così”. Provai. Tradurre all’improvviso mi sembrò facile. A settembre andai all’esame, feci lo scritto senza nemmeno un errore e seppi rispondere a tutte le domande.
(da “L’amica geniale” di Elena Ferrante)
È dunque solo questione di metodo?
PSICOLOGI IN CERCA DI NUOVI MERCATI
Ieri si è conclusa la 5° edizione del master DSA e Quadri Clinici correlati e, come sempre avviene alla fine di un bel percorso formativo, si è fatto un bilancio di quello che è stato e, soprattutto, di quello che potrebbe essere: in questi mesi di formazione sono emerse una serie di criticità sul ruolo dello psicologo ma, cosa fondamentale, ci sono state idee e proposte per esplorare nuove nicchie di mercato e strade alternative per raggiungerle.
Nel 2010, esattamente 4 mesi prima l’approvazione della legge 170, su “Il sole 24 ore” compariva questo articolo:
Cari insegnanti,
non vogliamo ripeterci e darvi consigli su come affrontare il nuovo anno scolastico, trovate già tanti preziosi suggerimenti disponibili nei siti internet che si occupano di scuola; vi vogliamo regalare invece uno spunto di lavoro da integrare alla vostra programmazione, un percorso fatto di attività pratiche divise in moduli,
Cari studenti,
non fidatevi di chi, adulto, vi dice che il periodo della vita che state vivendo è il migliore: niente responsabilità, niente preoccupazioni, solo sogni, serenità e spensieratezza. Forse chi parla così ha dimenticato le ansie e le paure che lo hanno angustiato più o meno ogni anno, da fine agosto fino all’inizio della scuola per poi proseguire, con diversi gradi di intensità, per tutto il percorso scolastico.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento e le difficoltà scolastiche in genere, possono manifestarsi con diversi gradi di severità, incidendo sul rendimento nelle singole discipline scolastiche e provocando spesso problemi relazionali, di motivazione allo studio e di autoefficacia. A volte i sintomi vengono scambiati per pigrizia, svogliatezza, scarso interesse, generando nell’alunno un senso di impotenza e di frustrazione che può portare a conseguenza ancora più gravi.
Proprio per questo motivo è importante che le figure professionali che operano in ambito scolastico o sanitario, abbiano le corrette informazioni e siano a conoscenza degli strumenti di individuazione precoce e di intervento.