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Pubblicato in L'amore sano e l'amore malato

Quando la relazione incontra il crimine. Monica e Dario In evidenza

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21 Nov 16

Monica (nome di fantasia) è una ragazza di 20 anni che vive in provincia di Roma con la famiglia, padre imprenditore, madre professoressa, un fratello piu’ piccolo. E’ iscritta al primo anno di matematica.

Ha poco dialogo con i genitori che le rimproverano di pensare troppo ai ragazzi.

Un anno fa esce con un’amica e vanno in un locale, conoscono due ragazzi ed entrambe cominciano una storia, ma quella dell’amica finisce quasi subito.

I due ragazzi sono molto diversi da Monica e dalla sua amica. Loro sono due studentesse, i due ragazzi già lavorano. Monica si definisce una ragazza di paese.

Dario (nome di fantasia) ha tre anni più di lei. E’ gentile, premuroso, la riempie di attenzioni, è interessato a tutto ciò che fa parte della vita di Monica, la fa sentire importante. Inizia una storia seria tra i due e anche Dario, grazie a Monica, cambia vita: riprende a studiare e dà gli esami, vanno insieme a mostre e convegni.

Monica frequenta molto la casa di Dario e la sua famiglia, spesso si ferma da loro, i suoi genitori non ne sanno niente.

Lei continua a dare gli esami ma ad un certo punto la doppia vita che sta conducendo comincia a starle stretta, si rende conto che per lei e Dario non c’è futuro, i suoi non l’accetteranno mai e lui dipende troppo da lei; è geloso di tutto il resto e comincia a farle scenate per niente.

Gli dice che è finita. Lui comincia a ricattarla: dirà ai suoi della loro storia e dirà pure il falso cioè che lei ha fatto uso di sostanze.

Monica è terrorizzata, torna con lui cedendo al ricatto ma dopo un mese non ce la fa e tenta di nuovo di lasciarlo. Cominciano le telefonate, gli sms e le minacce continue, oltre ad un episodio di violenza fisica. A questo punto Monica mi contatta, avendo trovato il numero dell’Associazione su internet.

Un inizio di storia come tanti. Come potrebbe proseguire questa storia? Come sarebbe proseguita se Monica non avesse chiesto aiuto?

E ancora, cosa ci colpisce in questa storia? Forse il fatto che Monica sia sola a vivere una relazione che rapidamente sta diventando pericolosa? Come spesso accade in queste storie, l’escalation violenta è rapidissima. Eppure lei proviene da una famiglia “normale”, sana, ma ugualmente non ha gli elementi per capire cosa le stia accadendo, quanto possa essere pericoloso.

Le tragedie accadono ovunque, non necessariamente in contesti di disadattamento, soprattutto tragedie legate ai crimini relazionali.

E allora, in occasione della GIORNATA NAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, ci preme ribadire l’importanza della prevenzione, dell’educazione alle relazioni e al riconoscimento del rischio, che andrebbero fatte a scuola, in modalità curriculare insieme alle altre materie.

Forse solo così Monica e tutte le altre, ma anche Dario e tutti gli altri, avrebbero la possibilità di interrogarsi sulla differenza tra amore e possesso, tra relazione basata sul rispetto e bisogno morboso dell’altro, tra gelosia normale e gelosia patologica e saprebbero cosa accettare in un rapporto e cosa non accettare, da subito.

E alla lunga, perché l’intervento preventivo dà i suoi frutti nel tempo ma sono gli unici frutti di reale cambiamento delle coscienze, forse alcune ragazze, poi donne, comincerebbero a salvarsi la vita.

 

 

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Letto 2896 volte Aggiornato: Sabato, 10 Dicembre 2016 11:36

Blog a cura di:

Simona Morganti
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