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Pubblicato in Psicologia e Scuola

Tesina o mappa concettuale? Manuale di sopravvivenza all'esame di terza media In evidenza

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05 Mag 17

di Antonietta Albano

L’esame di terza media è dietro l’angolo: le prove scritte sono 3 (italiano, matematica, lingua straniera) più prova invalsi e colloquio orale. Ancora qualche verifica e un’ultima interrogazione per aggiustare quel voto che non ti piace, poi al via con la preparazione della tesina per l’ultima prova.

tesina sì, tesina no; mappa concettuale, percorso tematico!? Questo il dilemma che i ragazzi di terza media si trovano ad affrontare. I professori hanno fretta di trattare gli ultimi argomenti per chiudere al più presto il programma, tante ancora le verifiche e le interrogazioni per assicurarsi l’ammissione all’esame. Intanto bisogna pensare a come presentarsi all’ultima prova, il colloquio orale. È di sicuro la prova che temi di più: paura di rimanere bloccato, di balbettare qualcosa di poco sensato o, addirittura, fare scena muta di fronte ai professori della commissione. Preparare una tesina o una mappa concettuale è un bell’impegno ma ha il vantaggio di renderti più sicuro: poter parlare di un argomento che conosci bene, perché lo hai studiato e approfondito, ti darà più sicurezza e sarà un’ancora di salvataggio qualora l’ansia giochi brutti scherzi.

Come fare per strutturare un buon lavoro?

Innanzitutto bisogna scegliere l’argomento, seguendo i propri interessi ma soprattutto valutando la facilità dei collegamenti tra le varie materie.

Poi decidere: tesina o mappa concettuale? Da dove partire? Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

La TESINA è un testo scritto in cui si fa innanzitutto una presentazione generale dell’argomento e si spiega il percorso tematico che si affronterà nella trattazione. Successivamente si passa all’affrontare in maniera più dettagliata il tema scelto nella cornice data dalle varie materie di studio: se, ad esempio, vuoi parlare del periodo fascista, potresti scegliere un autore italiano vissuto in quel ventennio, individuare un’opera d’arte da commentare, raccontare le vicende storiche salienti, approfondire le caratteristiche dei luoghi geografici in cui il fenomeno ha avuto più rilevanza. Più difficile sarà trovare collegamenti con la matematica o con le scienze, ma non c’è motivo di andare nel panico, non è necessario che proprio tutte le materie siano collegate tra loro.

Anche la MAPPA CONCETTUALE è uno strumento molto utile ma non sempre è facile realizzarla. È una vera e propria mappa di un “territorio”: in questo caso il territorio rappresenta un nostro pensiero che, grazie ad una esemplificazione grafica, ci permette di avere un’immagine completa ed esaustiva delle idee e dei concetti che vogliamo collegare all’argomento principale scelto.

Come si costruisce una mappa concettuale? Anche in questo caso, così come per la tesina, si sceglie un tema centrale, da cui si tracciano linee di collegamento ai vari argomenti correlati. Riprendendo l’esempio del fascismo, individuato l’argomento principale, creiamo una mappa aggiungendo le cornici tematiche date dalle altre materie, autore del periodo per italiano, opera d’arte, luoghi interessati, principali battaglie, etc. Si può scegliere un’impostazione grafica ad albero o a raggiera, si possono utilizzare parole, brevi frasi, o anche immagini che richiamino il concetto. Il risultato sarà uno schema ben definito in cui cogliere l’idea principale alla base del lavoro e le riflessioni nate dalle sue varie sfaccettature.

Il colloquio d'esame durerà tra i 15 e i 30 minuti quindi, una volta completata la tesina o mappa concettuale, bisogna esercitarsi a ripeterla, magari cronometrando il tempo di esposizione e cercando di concentrare l’attenzione sui concetti più importanti: devi prepararti all’esposizione del tuo elaborato nel modo giusto! È importante, inoltre, curare l’aspetto grafico: che sia un testo scritto o un'elaborazione multimediale, oltre ai contenuti, dai importanza anche all’impaginazione e all’estetica, che, oltre ad un migliore impatto sulla commissione d’esame, renderà più piacevole lo studio.

Insomma, come avrai capito il lavoro di preparazione è piuttosto articolato e potrebbe essere utile un lavoro individualizzato.

Per rispondere a questa esigenza, l’Associazione Psicologia Insieme nella sede di Roma ha creato il Polo Scolastico Sebastiani, uno spazio dedicato ai ragazzi con o senza difficoltà scolastiche certificate, gestito da tutor qualificati. L’attività è individualizzata, ma organizzata in piccoli gruppi cooperativi, allo scopo di sostenere le esigenze scolastiche e relazionali dei ragazzi. In questo particolare momento dell’anno scolastico, per chi si appresta a sostenere l’esame di terza media, l’attività si concentrerà sulla:

  • stesura della tesina finale o l’elaborazione della mappa concettuale,
  • preparazione alle varie prove d’esame.
  • fase di revisione, in cui i ragazzi possono riflettere su quanto prodotto e soprattutto sulle modalità di svolgimento del proprio lavoro.

Affinché l’esame di terza media si concretizzi in un percorso a 360 gradi, che permetta al ragazzo di raggiungere adeguati obiettivi didattici e diventare sempre più autonomo ed efficace, sperimentandosi e riconoscendosi in grado di superare prove adatte alla fase di vita che sta vivendo.

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Letto 6138 volte Aggiornato: Giovedì, 25 Maggio 2017 08:20
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