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Parliamone

Parliamone (6)

Interviste, novità, sondaggi, riflessioni, opinioni,  attualità.

A cura dell'Equipe dell'Associazione

di Simona Morganti

Tutti noi abbiamo sperimentato l’effetto benefico e a volte illuminante dato dalla lettura di un romanzo: la storia e i personaggi sembrano suggerirci una diversa e nuova chiave di accesso alla nostra storia e al nostro vissuto personale, a volte una possibile via d’uscita a un disagio e conflitto che ci affliggono.

di Davide Crivellaro

L'UOMO RAZIONALE

La teoria economica classica dipingeva l'uomo come un essere totalmente razionale, capace di destreggiarsi alla perfezione in un mondo fatto di incertezze e complessità, capace di prendere decisioni corrette e che ottimizzassero le sue utilità. Modalità di pensiero logiche, caratterizzate da una precisa conoscenza delle informazioni ambientali e delle alternative, delle proprie azioni e delle cause e conseguenze delle proprie azioni. L'uomo così descritto corrispondeva alla figura dell'homo Oeconomicus: un perfetto calcolatore, in grado di prendere sempre la decisione corretta senza lasciarsi influenzare da elementi esterni o dalla propria emotività.

Ancora un altro stupro. Ancora violenza sulle donne. Ancora e ancora.
In questi giorni le notizie di crimini sessuali perpetrati ai danni delle donne riempiono le pagine di giornali e le edizioni dei tg nazionali e locali.

Lo Psicologo scolastico svolge certamente un ruolo importante per la scuola nell'aiutare ad individuare i problemi e le possibili soluzioni, ma è anche un compito che deve svolgersi entro un quadro normativo e deontologico ben definito a cui il professionista e l'istituto devono attenersi rigorosamente.

L'assistenza alla sessualità per i portatori di handicap ancora oggi, nel nostro Paese, è un argomento per certi versi tabù, del quale la politica e la società non sembra vogliano farsene carico, lasciando alle famiglie dei disabili il peso e la responsabilità di gestire una situazione che grava ulteriormente sulle loro vite e sulla vita dei loro assistiti.

Oltre 1500 feriti, tre dei quali in condizioni gravi. Sono questi i tragici numeri di quanto è successo a Torino nella serata della finale di Champions League tra Juve e Real Madrid, vista attraverso il maxischermo allestito per l'occasione nella centralissima Piazza San Carlo. Migliaia di giovanissimi e meno giovani che in breve tempo, dall'euforia per un evento sportivo, si sono ritrovati stesi per terra, insanguinati e calpestati da una folla di migliaia di tifosi spaventati, che correvano in qualsiasi direzione pur di fuggire da quello che l'immaginario collettivo ha trasformato in attentato terroristico ma che di terrorismo, per fortuna, aveva ben poco.

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